Ho bisogno del tuo aiuto. Vogliamo divulgare un po’ la cultura del biglietto?
Credimi che non facciamo solo un bene al nostro settore, ma anche ai rapporti fra persone. Che sono sempre più un disastro, non sei d’accordo?
Domanda, se sei un mio cliente: Ti sei mai chiesto perche da parte mia ricevi almeno una decina di lettere l’anno, fra offerte, newsletter, o report?
Principalmente perché so che non hai tempo per leggere le 700 mail che ricevi ogni giorno. Cosi ho deciso che le cose davvero importanti, è necessario tu le possegga fra le tue mani.
Darti la possibilità di leggerle quando hai tempo e lo ritieni opportuno e non necessariamente da leggere subito. Magari possono passare settimane ma so che se ti interesserà, ti prenderai i tuoi 5 minuti e gli darai un occhiata.
Inoltre lo faccio per un altro motivo. Il rispetto. Ti sto chiedendo di donarmi la cosa più preziosa che hai. Il tuo tempo. Posso almeno prendermi la briga di stampare per te la lettera, imbustare e spedirtela in modo da passarti il testimone di quello che voglio dirti?
Direi che è il minimo.
Ora, tu immagina di ricevere a casa degli auguri da parte di un amico che non vedi da tempo, o di una persona che ti ringrazia per un favore che le hai reso o per una serata passata insieme. Ti rendi conto di quanto sia potente un messaggio del genere?
Molto di più di una semplice telefonata! Che poi, adesso, non facciamo neanche quello : scambiamo qualche “messaggino sul uotzapp!”
mavaffan****!!!
Ognuno di noi dovrebbe avere in casa almeno una decina di biglietti augurali per ringraziare qualcuno. Sono sicuro che sono pochissime le persone a cui verrebbe in mente di fare una cosa del genere.
Eppure nel resto dell’Europa lo fanno. Non in Sudamerica o nel formalissimo Giappone. No, in Austria! In Germania!Ti rendi conto?
I Crucchi mostrano di possedere maggiori competenze relazionali rispetto a noi Italiani!
Ma non perdiamo la calma e soprattutto la speranza. Sono sicuro che se ci alleiamo, potremo fare qualcosa di buono.
A breve darò alle stampe un lavoro che ho realizzato per sensibilizzare sull’argomento:
“Ci sono almeno 5 motivi per cui potresti regalare un biglietto ed ai quali non avevi pensato!”
Qui la questione è davvero più importante di quello che sembra. Tu fai un lavoro che ha a che fare con la felicità delle persone.
Realizzi allestimenti, balloon art, consigli regali e cerchi, con le tue competenze, di rendere unica una festa o un ricordo.
Anche il biglietto d’auguri ha a che fare con tutto questo. Porta con sé un enorme significato e il suo utilizzo non solo serve a far rivivere i ricordi , ma può abbellire un regalo o creare un effetto sorpresa che potrà essere vissuto ogni volta che verrà riaperto il biglietto.
Ricevere tutto questo in una busta, nella cassetta della posta, ha una forza ancora maggiore.
L’educazione al cliente è una delle missioni più difficili da mettere in pratica e spesso i risultati, nelle fasi iniziali, sono deludenti.
Ma se vuoi davvero essere uno specialista del biglietto augurale devi attuare quei cambiamenti che ti porteranno ad essere non un anno, ma un intero decennio avanti ai tuoi concorrenti.
Non vedo l’ora di presentarti il manuale “Ci sono almeno 5 motivi per cui potresti regalare un biglietto a cui non avevi pensato!” con il quale potrai aprire gli occhi dei tuoi clienti, avere sempre maggiori argomentazioni per la vendita e cambiare in meglio le abitudini dei tuoi clienti.
Il testo in un biglietto ha più importanza delle immagini? Dipende a quale livello appartiene.
Saper riconoscere le potenzialità di un biglietto dalla forza e dalla tipologia della frase, sarà il trucco che ti permeterà di valutare al volo se un biglietto funzionerà o se diventerà l’ennesimo “prendi polvere” che tanto odi avere in negozio.
Possiamo partire? Assaggia un pezzetto di fungo magico e preparati a rimpicciolirti. Oggi ti porterò all’interno dei testi di un biglietto augurale, salteremo da una lettera all’altra, impareremo a scavalcare i Grassetti ed a schivare i corsivi. Sarà un avventura meravigliosa… Te la senti di seguire il Bigliettaio Matto?
Andiamo.
Avrei potuto iniziare questo articolo con un citazionistico:
“Le parole sono importanti!!!” di Nanni Morettiana memoria. Ma preferisco evitare. Il motivo? Ce n’è più di uno.
Il primo motivo è che Nanni Moretti proprio non lo sopporto. Diciamo che sono più un tipo da Ugo Tognazzi ma, il secondo motivo è più importante perchè è perfettamente in tema con un aspetto che vedremo in questo articolo: La Coerenza.
Non centra una mazza Nanni Moretti, e nonostante quella sia una frase bella e ad effetto, non è detto che sia indicata per farti capire come saper riconoscere una frase vincente da una perdente.
Perchè sono partito da questo esempio sbagliato?
Perchè è proprio quello che ti può capitare scegliendo un biglietto perchè “ha una bella frase!”
Una bella frase non fa il biglietto. Lo aiuta ma se non è studiata o contestualizzata con la giusta immagine e soprattutto con il messaggio che vogliamo trasmettere, renderà il biglietto più triste di un tiramisù dietetico.
Quanto è importante questo aspetto? Molto più di quello che pensi… Per aiutarti a fartene un idea, nel libro che sto ultimando di scrivere “Biglietti d’auguri – I 10 comandamenti” gli ho dedicato un intero capitolo di 36 pagine.
Nel libro troverai questo ed altri aspetti approfonditi in modo molto più dettagliato ma voglio lasciarti qualche breve dritta in questo articolo di cui potrai fare tesoro da subito.
Procediamo con ordine.
Tralasciando i biglietti che non hanno testo o ce l’hanno in modo marginale, i quali fanno categoria a se, la maggiorparte dei biglietti si basa su 3 tipologie di frasi:
Semplice, Aforisma, Scomposta.
Il 1° livello – La frase semplice, non farti ingannare dal nome, è quella utilizzata nella maggior tipologia di biglietti augurali e nonostante non brilli per originalità ha sempre un ottimo successo.
Solitamente si trova all’interno del biglietto mentre all’esterno c’è scritta la ricorrenza che si vuole celebrare , come una festa di laurea per esempio.
All’interno un esempio di tipica frase che troverai, è un classico ed anche piuttosto banale:
“Congratulazioni Laureato!”
Spesso ci sono anche versioni umoristiche del tipo:
“Non avremmo mai pensato potesse arrivare questo momento… Quello di dirti AUGURI DOTTORE!”
In ogni caso, che sia un biglietto estremamente classico o più confidenziale ed umoristico, la tipologia di frase semplice risulta oggettivamente efficace ma datata.
Un po’ come offrire un prosecco al primo appuntamento. Vai sul sicuro ma non stai osando granché.
Da un punto di vista prettamente numerico, è il biglietto migliore.
Questo tipo di biglietto ha molti punti a suo favore, ed i principali sono:
Comunica in modo diretto e quindi arriva subito all’attenzione di chi entra in un negozio alla ricerca del biglietto per una festa di Laurea senza troppe pretese (ovvero un’altissima percentuale di clienti)
È imparziale. Come il prosecco di cui sopra. Va benissimo un po’ per tutti, ti permette di portare a compimento la missione senza arrecarti danni permanenti. Ottimo lavoro soldato!
Si adatta a qualunque tipo di regalo, e può essere anche un biglietto di sole congratulazioni ed essere quindi consegnato senza alcun regalo.
Il 2° Livello – L’aforisma concentra totalmete la propria forza sulla potenza del messaggio tipico di una frase breve ma precisa nel messaggio.
L’errore più grande che si possa fare è confondere una “Frase celebre” con un “Aforisma“. Spesso si crede che una frase, perchè detta da una celebrità basti a essere una grande frase emozionale. Niente di più sbagliato.
Non c’è una regola per riconoscere un aforisma, non esiste una formula matematica per misurarne l’efficacia, come non ne esiste una per definire il valore di una poesia.
Un aforisma, suona come una voce intonata sopra un filo di musica.
Il biglietto efficace che contiene un aforisma deve essere un biglietto studiato in ogni minimo dettaglio. La coerenza e legame fra immagine e frase non deve necessariamente essere d’obbligo.
Anzi, spesso vengono associate immagini emozionali non del tutto pertinenti con l’aforisma.
Ma sono certamente immagini o colori o stimolazioni visive molto forti.
3° Livello – Frase Scomposta
Ti è mai capitato di leggere annunci pubblicitari dove di venga rivolta direttamente una domanda? E’ uno dei modi più antichi per attirare l’attenzione perché appunto, una domanda fa scoccare la scintilla che porta ad un ragionamento. In automatico, creando così quel legame che porta alla considerazione da parte di chi legge.
Nel biglietto augurale, spesso questa tecnica viene utilizzata e con un ottimo successo.
Ovviamente un biglietto normale ha solamente due pagine sulle quali possiamo sviluppare la nostra storia:
L’esterno e l’interno. Solamente un esterno ed un interno nel quale sviluppare la nostra “storia da raccontare” ma sono sufficienti per creare stupore e curiosità nel lettore.
Ti faccio un esempio pratico.
Una frase che avrai sicuramente letto su diversi biglietti è la seguente.
Esterno: “Tanti Auguri a te che sei…
Interno: … Una persona speciale!”
Come puoi ben leggere, è una frase banale e ben poco attraente.
Mah… e qui è necessario il genio grafico, se abbiniamo un’immagine esterna in contrasto con quella interna, creiamo l’effetto stupore che porta il lettore a fare l’esclamazione:
“Ah! Forte!”
Ecco un esempio:
Ora hai un quadro definito di come sono strutturate le frasi nei biglietti augurali perchè abbiano efficacia.
Ricorda: Se non basta una bella immagine per fare un biglietto da effetto Wow, non sarà una frase “carina” a trasformarlo.
Un biglietto augurale ha pochi elementi per stupire, ecco perchè dovranno essere perfetti e amalgamarsi perfettamente tra loro perchè possano meravigliare!
Conosci le 3 leve che fanno scegliere i biglietti ai tuoi clienti?
Premessa: Sto per rivelarti 3 aspetti che sono da “addetti ai lavori”. Quindi sono quasi certo che nessun altro mio concorrente abbia la lucidità mentale di farlo.